Varese, tre musei del territorio inseriti tra quelli riconosciuti dalla regione Lombardia

La Fondazione Marcello Morandini di Varese, il Museo Internazionale Design Ceramico-Civica Raccolta di Terraglia di Laveno Mombello (VA) e il Museo Civico Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca (VA) entrano a far parte del circuito dei musei riconosciuti da Regione Lombardia. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Cultura, Francesca Caruso.

– Fondazione Marcello Morandini: è nato nel 2016 per volontà dello stesso artista e grazie al generoso contributo di due importanti collezionisti, il cui sogno era vedere realizzato uno spazio espositivo aperto, accessibile e inclusivo in cui fossero valorizzate le opere di Marcello Morandini. La Fondazione ha preso vita nel 2017 con l’avvio dei lavori di ristrutturazione e riconversione di Villa Zanotti, una delle preziose architetture di primo Novecento che contraddistinguono il patrimonio culturale identitario di Varese.

– Museo Internazionale Design Ceramico-Civica Raccolta di Terraglia di Laveno Mombello: Si tratta di un Museo a carattere specialistico che raccoglie e documenta la produzione della terraglia forte da metà ‘800 a metà ‘900 nell’area lombarda in un’esposizione chiara e omogenea. Il museo è ospitato dal 1971 nel cinquecentesco palazzo Perabò a Cerro di Laveno Mombello. La visita rende evidente la caratteristica impronta data alla produzione ceramica locale dai vari direttori artistici delle ceramiche lavenesi che hanno reso celebre le terraglie made in Laveno anche oltre confine. Solo per citare alcuni dei nomi che hanno segnato il cammino si possono ricordare Guido Andloviz considerato tra gli artefici della storia ceramica italiana, e Antonia Ciampi designer e ceramista tra le più originali e moderne.

– Museo Civico Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca: il Parisi-Valle di Maccagno è il “museo-ponte”. Un nome che deriva dalla struttura architettonica progettata da Maurizio Sacripanti che ha particolare valenza simbolica perché unisce Maccagno Superiore e Maccagno Inferiore, fino a quel momento divise dal fiume Giona. L’idea di fondare un museo così avveniristico a Maccagno, piccolo comune della provincia di Varese che conta soli 2200 abitanti, iniziò a prendere corpo nel 1977.

Hanno ricevuto il riconoscimento anche il MarteS-Museo d’Arte Sorlini di Calvagese della Riviera (Brescia) e la Fondazione Museo Barca Lariana di Pianello del Lario (Como). Il totale, quindi, sale a 206.

Il riconoscimento di Regione Lombardia, concesso ai musei che rispettano specifici standard qualitativi, ha l’obiettivo di potenziare progressivamente le attività di conservazione, ricerca, valorizzazione e promozione che gli istituti museali svolgono, migliorare la loro capacità di offerta e di visibilità al pubblico e accrescere la loro credibilità nei confronti degli organi di governo e del pubblico in generale.

“Un numero importante – ha dichiarato l’assessore Caruso – che dimostra quanto siano preziosi e nutriti questi beni radicati nel nostro territorio e che contribuiscono ad aumentare il valore materiale e immateriale della cultura lombarda. La nostra azione è incentrata sulla concezione del museo come presidio fondamentale per una conoscenza diffusa e luogo di conservazione del patrimonio e della memoria”.

“Continuiamo a mettere in campo – ha aggiunto – misure significative con l’obiettivo di sostenere istituti e luoghi della cultura e favorire così nuove competenze e un ripensamento delle attività da sviluppare in chiave innovativa. E’ nostro compito impegnarci a migliorare sempre più la qualità dei servizi offerti nei musei”.

Condividi:

Related posts